RE: E' tormentato per forza... - 1° parte

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Il medico di base ormai è totalmente inutile, io quando ho un problema prendo e vado diretto dallo specialista (in privato visto che il pubblico ormai è appaltato a mille ambulatori pseudo privati con degli incapaci)



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E chi denari da spendere non ne ha? Da quel che vedo, state purtroppo navigando in acque peggiori delle nostre. Poco alla volta sto passando dal privato (che sta diventando sempre più impagabile) al pubblico. Al momento ho ottenuto una visita tra un mese e mezzo e domani avrò la prescrizione per l'oculista. Ho pure un doppler già prenotato, in attesa che chiamino. Anche mio marito è in attesa per una visita. Insomma, senza gloria nè infamia, ma comunque ci stanno trattando bene, grazie a Dio. Teniamo la piccola convenzione con la cara vecchia clinica perchè siamo seguiti dagli stessi medici che quindi sanno trattare conoscendo il nostro percorso e per veloci prescrizioni. La mia amica argentina mi diceva che oramai in Piemonte, almeno basso Piemonte, curavano solo più covid e mia zia dice che non ricoverano più e non operano più. E chi ha un attacco di cuore e non può permettersi le strutture private? Due parenti politiche di mia zia hanno dovuto rivolgersi al privato, una per litotrissia e la figlia per calcoli al fegato. Ma loro sono benestanti. Ma se capita a un cuoco a mille euro al mese con moglie e due figli a carico più affitto di 600 sia pure di un bilocale di mala morte in periferia, che mangia e si veste alla Caritas e alla Croce Rossa?

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La sanità è davvero un grosso problema, di storie da raccontare ce ne sono tante, e penso che sia giusto riportarle, perché la trasmissione di queste informazioni può risultare utile in alcuni casi, grazie delle tue testimonianze, concordo con quanto hai affermato...

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State diventando come gli USA, purtroppo. Parecchi americani finiscono a vivere per strada proprio a causa di una malattia importante. Non ricordo bene quale delle due sequenze è quella corretta tra la perdita dell'assicurazione sanitaria alla quale segue la perdita del lavoro o viceversa. Molto probabilmente, comunque la prima, vale a dire che una volta che l'assicurazione ha pagato per un ricovero più chirurgia dovuti a un infarto, chiude il rubinetto. A sua volta il datore di lavoro si intimorisce di tenere un dipendente non assicurato e affetto da condizioni croniche e lo licenzia perchè a sua volta è oberato da spese extra il cui denaro rischia di non rivedere più. Una volta si diceva che se ti rompi una gamba in Italia arriva l'ASL, ma se ti rompi una gamba negli USA ti devi vendere la casa e l'anima. Altri tempi.
!BEER

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Il precedente medico che avevamo non era malvagio, era una dottoressa che all'inizio del nostro rapporto paziente-medico, non mi aveva fatto un'impressione particolarmente favorevole, ma alla fine, quando qualche mese fa è andata in pensione, penso che qualcosa abbia perso, come qualità di servizio, anche se il nuovo dottore che ho scelto deve ancora dimostrare il suo valore perché, toccando ferro, non abbiamo ancora avuto bisogno delle sue prestazioni...

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!LOLZ

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