E' tormentato per forza... - 1° parte

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(Edited)


Immagine CC0 creative commons

Quando termino un racconto a puntate, c'è sempre quell'attimo di panico che mi passa per la testa e che mi fa pensare...

"e adesso di che cazzo parlo?!?!", in effetti il rischio del cosiddetto blocco dello scrittore, o meglio ancora, per non darsi delle false arie, blocco del misero blogger esiste effettivamente, ma penso sia sufficiente tenere la mente aperta e lasciarsi ispirare da quello che ci circonda, prendendo spesso spunto dalla vita reale...

Alcuni aspetti, alcuni fatti che vi racconterò non sono nuovi, nel senso che vi ho già narrato la circostanza, ma in questo specifico contento darò loro un taglio differente, ed entrerò ancora più nello specifico, sempre rispettando il diritto alla privacy dei soggetti in questione, a parte i casi in cui siamo direttamente componenti della mia famiglia in senso stretto...

"E' tormentato per forza...", che cazzo vorrà dire, avrà pensato qualcuno di voi, oppure "che cosa vorrà dire", se non avete un linguaggio spesso diretto ed esplicito come il mio, semplice, mi riferisco al percorso che ognuno di noi, sia direttamente, sia tramite interposte persone, ha all'interno di quel grande organismo che si chiama sanità, più o meno pubblica, dico più o meno perché quando si viaggia nel privato cioè quando paghi direttamente la prestazione, è tutto un altro discorso, ci sono tutti altri comportamenti e attenzioni, nei confronti del cittadino che deve ricorrere a cure mediche, i miei discorsi saranno quasi sempre indirizzati verso le strutture pubbliche, che fanno molta più acqua rispetto a soggetti o strutture quando operano nel settore privato...

Quale giorno fa c'è stato un fatto, che ha colpito un famigliare non strettissimo, che è direttamente riconducibile a un caso di malasanità, se proprio non si vuole utilizzare quel termine, in ogni caso ci sono state delle colpe, delle negligenze, delle superficialità che sono state commesse principalmente da un soggetto, un medico di base, che ha terribilmente sottovalutato oppure non preso nella debita e giusta considerazione le patologie che erano presenti in un suo paziente, che è appunto un mio parente acquisito, con il risultato finale che il tizio in questione è letteralmente finito sotto ai ferri chirurgici d'urgenza, erano sufficienti forse un paio di giorni ancora e sarebbe, con buona probabilità, addirittura morto, ma che cosa è accaduto, in buona sostanza?

Lasciamo un piccolo spoiler, per la puntata successiva, stava male, parecchio, faceva fatica ad andare di corpo, mangiava poco o quasi nulla, e a un certo punto di questa brutta storia ha iniziato a vomitare un qualcosa che assomigliava alla bile, il medico di famiglia l'ha fatto andare nel suo ambulatorio, non è andato nemmeno a visitarlo a casa, spacciando il tutto come un'influenza, un virus intestinale, un qualcosa che doveva fare il suo corso e che nel prosieguo dei giorni si sarebbe risolto autonomamente, con l'ausilio dei farmaci che aveva prescritto...

Continua...



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15 comments
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Il medico di base ormai è totalmente inutile, io quando ho un problema prendo e vado diretto dallo specialista (in privato visto che il pubblico ormai è appaltato a mille ambulatori pseudo privati con degli incapaci)

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E chi denari da spendere non ne ha? Da quel che vedo, state purtroppo navigando in acque peggiori delle nostre. Poco alla volta sto passando dal privato (che sta diventando sempre più impagabile) al pubblico. Al momento ho ottenuto una visita tra un mese e mezzo e domani avrò la prescrizione per l'oculista. Ho pure un doppler già prenotato, in attesa che chiamino. Anche mio marito è in attesa per una visita. Insomma, senza gloria nè infamia, ma comunque ci stanno trattando bene, grazie a Dio. Teniamo la piccola convenzione con la cara vecchia clinica perchè siamo seguiti dagli stessi medici che quindi sanno trattare conoscendo il nostro percorso e per veloci prescrizioni. La mia amica argentina mi diceva che oramai in Piemonte, almeno basso Piemonte, curavano solo più covid e mia zia dice che non ricoverano più e non operano più. E chi ha un attacco di cuore e non può permettersi le strutture private? Due parenti politiche di mia zia hanno dovuto rivolgersi al privato, una per litotrissia e la figlia per calcoli al fegato. Ma loro sono benestanti. Ma se capita a un cuoco a mille euro al mese con moglie e due figli a carico più affitto di 600 sia pure di un bilocale di mala morte in periferia, che mangia e si veste alla Caritas e alla Croce Rossa?

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La sanità è davvero un grosso problema, di storie da raccontare ce ne sono tante, e penso che sia giusto riportarle, perché la trasmissione di queste informazioni può risultare utile in alcuni casi, grazie delle tue testimonianze, concordo con quanto hai affermato...

!PGM
!LUV 1

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State diventando come gli USA, purtroppo. Parecchi americani finiscono a vivere per strada proprio a causa di una malattia importante. Non ricordo bene quale delle due sequenze è quella corretta tra la perdita dell'assicurazione sanitaria alla quale segue la perdita del lavoro o viceversa. Molto probabilmente, comunque la prima, vale a dire che una volta che l'assicurazione ha pagato per un ricovero più chirurgia dovuti a un infarto, chiude il rubinetto. A sua volta il datore di lavoro si intimorisce di tenere un dipendente non assicurato e affetto da condizioni croniche e lo licenzia perchè a sua volta è oberato da spese extra il cui denaro rischia di non rivedere più. Una volta si diceva che se ti rompi una gamba in Italia arriva l'ASL, ma se ti rompi una gamba negli USA ti devi vendere la casa e l'anima. Altri tempi.
!BEER

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Il precedente medico che avevamo non era malvagio, era una dottoressa che all'inizio del nostro rapporto paziente-medico, non mi aveva fatto un'impressione particolarmente favorevole, ma alla fine, quando qualche mese fa è andata in pensione, penso che qualcosa abbia perso, come qualità di servizio, anche se il nuovo dottore che ho scelto deve ancora dimostrare il suo valore perché, toccando ferro, non abbiamo ancora avuto bisogno delle sue prestazioni...

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!LOLZ

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Può sembrare incredibile, ma pure il mio ultimo medico di famiglia (davvero valido e l'avevo scelto per me, mio marito e mia madre, dato che mio padre non c'era già più, perchè l'avevamo conosciuto come guardia medica ed era stato davvero di gran professionalità, oltre che molto valido come persona) stava rimanendo secco per mala sanità. Ovviamente, da medico sapeva benissimo cos'aveva (versamento da calcoli biliari), ma il reparto dov'era ricoverato prendeva sotto gamba il suo caso. Aveva dovuto insistere per farsi operare, quando già gli erano rimasti pochi giorni di vita (povero, essendo pure diabetico e soffrendo per altre comorbilità). E ancora non s'era arrivati al degrado odierno che costringe i pazienti di 12 regioni su 20 a rivolgersi alle strutture private.
!BEER

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Ci sono situazioni che sono veramente catalogabili come malasanità, poi gridano allo scandalo se ci sono tanti casi di aggressione al personale sanitario, ci sono pazzi e malati in giro che commettono dei reati, questo indubbiamente, ma tante persone hanno ragione a menar le mani nei confronti di atteggiamenti ricevuti che fanno pena...

!PGM
!PIZZA

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Fatto sta che però così passano immediatamente dalla ragione al torto marcio e invece di contribuire a combattere il deplorevole stato di cose, finiscono per alimentarlo (chi mena le mani, ma perfino soltanto chi sbrocca, è ovviamente considerato quello fuori di testa). Una bella class action contro l'ordine dei medici come istituzione (facendo il possibile per tener fuori la minoranza meritevole come quel nostro medico di famiglia) sarebbe desiderabile, anzi è desiderabile, ma figuriamoci se l'italiano medio che non vede mai una ceppa al di là del proprio orticello si unisce come fanno nei paesi anglosassoni, dove le cause in tribunale funzionano di gran lunga più efficientemente che in Italia e a dispetto del fatto di essere paesi di Common Law eaverci il discutibilissimo istituto della giuria.

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