E' tormentato per forza... - 7° parte

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(Edited)


Immagine CC0 creative commons

"Giuro che se mi si presenta l'occasione le faccio un culo del culo che caga senza bisogno di appoggiarsi alla tazza del water, pezzo di merda di una figlia di troia, le insegno io a portare rispetto e a fare il bello e il cattivo tempo, stronza bastarda maledetta cagata sicuramente per forza, se ce l'hai con il mondo perché i cazzi tuoi non rifartela con i povericristi come me, vigliacca di una baldracca...", più o meno erano questi i pensieri che mi passavano per la testa, nei lunghi e interminabili minuti che trascorsero prima che un'infermiera aprisse la porta della stanza ove si trovava la mia compagna, iniziarono i richiesti esami, ricordo un'ecografia, forse delle lastre, poi un 3° esame, pensai che avessimo finito, ma dopo circa un quarto d'ora, un'infermiera mi mise a spingere il lettino dove era sistemata la mia compagna, dicendo che avremmo fatto un lungo giro nei corridoi dell'ospedale per andare in un reparto dove ci attendeva un altro medico...

"Un altro medico, e questa che novità è?!?!", pensai tra me e me, notando la mia forte perplessità, l'infermiera si sforzò a comunicarmi che stavamo andando nel reparto di chirurgia...

"Ma un chirurgo che ci aspetta domani mattina noi lo abbiamo già, che bisogno c'era??", la mia replica...

"Non lo so, io eseguo solamente le istruzioni impartite dalla dottoressa del pronto soccorso..."

Mi stava sempre più rompendo i coglioni, quel soggetto, quando poi arrivammo davanti al portone d'ingresso del reparto di destinazione, mi prese un mezzo colpo...

Reparto di chirurgia generale e d'urgenza, era scritto a chiari lettere cubitali sopra al portone di accesso, cazzo, che scherzo era quello, cosa eravamo andati a fare lì? Ma la stessa domanda me la porse la mia compagna...

"Non lo so, non ci sto capendo un cazzo, quella stronza di sotto mi ha già fatto cagare il cazzo, speriamo che qui qualcuno si degni di dirci qualcosa di più..."

Entrammo in una stanza similare a quella del pronto soccorso, dopo pochi minuti di attesa arrivò un medico, con fare tranquillo, vista la precedente negativa esperienza al pronto soccorso, chiesi se dovessi uscire dalla stanza, la risposta fu sintetica ma precisa...

"Se non dà fastidio alla signora, per me può rimanere senza problemi...", con un cenno la mia compagna mi disse di andare dietro al lettino...

Per rompere un po' il ghiaccio, iniziai a parlare...

"Mi scusi se faccio questa domanda, ma cosa siamo venuti a fare in questo reparto? Noi siamo già seguiti dal dottor Pinco Pallino, che ci attende domani mattina, siamo venuti qui unicamente perché nella clinica dove lui opera ed esercita la sua professione non esiste un pronto soccorso, volevo sincerarsi che la mia compagna non fosse in pericolo di vita ma gli esami li abbiamo già fatti e sono un po' confuso..."

Questo si vedeva che era abbastanza scafato e navigato, come medico, per cui si affrettò a dirmi, vista la mia evidente apprensione...

"La dottoressa del pronto soccorso è molto meticolosa, a volte anche troppo (se meticolosa vuole rompicazzo, pezzodimerda, altezzosa e presuntuosa allora sì, è meticolosa), per cui voleva un parere di un medico chirurgo, ha fatto bene a dirmi che siete seguiti dal dottor Pinco Pallino, che conosco da anni, per cui in questa situazione posso affermare che al momento attuale non sussistono problemi particolari, per cui vi rimetto alle cure del mio collega in quanto la situazione è ancora sotto controllo, soprattutto in considerazione del fatto che tra poche ore sarete da lui..."

Continua...



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