E' tormentato per forza... - 2° parte

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(Edited)


Immagine CC0 creative commons

Il vero problema, in casi come quello a cui ho accennato nella 1° puntata di questo mio percorso, è rappresentato dal fatto che si tratta di un piccolo paese, dove non so quanti siano i medici di base effettivamente a disposizione per i cittadini, è facile in una metropoli mandare a farsi inculare, se se lo merita, un medico perché non capisce un cazzo, è relativamente facile anche in una città di medie dimensioni come quella in cui vivo io, mentre in queste realtà non è così semplice, perché ti devi sempre confrontare con soggetti del genere, anche se questo non toglie nulla al fatto che se uno è un bamboccio, un incompetente, un cretino o un somaro o possiede tutte queste qualità, glielo si deve far presentare, anche saltandogli nel muso, e nei casi più gravi, arrivando anche a provvedimenti come denunce o situazioni similari, e nel similare arrivo tranquillamente a comprendere, se la mancanza è grave, anche arrivargli direttamente nel muso senza problemi, la vita è la nostra, e se la fiducia che riponiamo nei confronti nel personale sanitario viene drammaticamente delusa da comportamenti allucinanti o altro, in linea teorica e pratica non ci sono limiti alla nostra reazione, ma questo è un altro discorso, ritornando su questo specifico punto, il soggetto in questione, il parente acquisito, si è salvato, è stato appunto operato d'urgenza, anche se al momento attuale a una bella deviazione del tratto intestinale, con tanto di sacchettino esterno perché l'intestino è stato compromesso, non si sa per quanto tempo la debba tenere, la deviazione, intanto è vivo, ma non so fino a che punto essere soddisfatti di questa situazione, perché con tutta probabilità se il suo medico di famiglia fosse stato più sveglio e solerte, scaricandosi in un certo senso la coscienza e indirizzandolo subito verso una struttura come il pronto soccorso e non avesse perso giorni su giorni, magari si evitava l'operazione d'urgenza, purtroppo in questi casi non lo si può sapere con precisione e certezza assoluta...

La circostanza che in quel paese il personale sanitario non brilli certo di intelligenza e apertura mentale è confermato da un altro fatto, del quale posso portare una testimonianza diretta, che ho vissuto qualche mese fa, quando andammo a visitare parenti, rimanendo qualche giorno ospiti a casa loro, la madre della mia compagna ebbe un forte attacco di labirintite, con tanto di conati di vomito, al punto tale che venne chiamato questa sorta di ambulatorio medico, dove rispose l'infermiera, feci presente, tramite interposta persona, che la figlia (la mia compagna) quando ebbe un attacco similare di labirintite, per bloccare il vomito fece un paio di punture di Plasil, un farmaco anti-emetico, questa notizia venne riportata appunto telefonicamente a questa infermiera, la replica fu semplicemente sconcertante...

"Cosa c'entra il Plasil, la signora ha le vertigini..."

Brutta cretina imbecille sottosviluppata che non sei altro, primo fatto, sei un'infermiera del cazzo, se le cose non le sai, non le conosci, perché non le hai affrontate in precedenza o non hai grandi capacità, stai sul vago, prendi tempo, e più blandamente fai un'affermazione più sfumata, del genere che non pensi che ci sia un'attinenza del Plasil con le vertigini ma che ti saresti riservata l'opzione di informare il medico di quanto ti è stato riferito, non prende iniziative dirette e sparare cazzate del genere, perché fai una figura del cazzo, e ti rilevi per quello che sei, una bamboccia di merda che non è capace a fare il suo lavoro, perché le vertigini provocano spesso come effetto collaterale proprio il vomito, così come un virus intestinale provoca la diarrea, certo, bisogna curare le vertigini, ma come per bloccare la diarrea si prende l'Imodium, nella stessa maniera per fermare il vomito si fanno le punture di Plasil, oca imbecille...

Continua...



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Il momento in cui devi, per forza di cose, avere a che fare con medici ospedali e ps, è devastante, per incuria malasanità superficialità e fortuna in base a chi incontri al momento. No comment.

@tipu curate

!LOLZ

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Inutile dire che la rogna resta sempre la stessa: poichè le professioni sanitarie sono quelle che in un paese come l'Italia che difatti è terzo mondo (ma come diamine si era azzardato l'incel di turno che qualche anno fa ha pubblicato la sua alquanto discutibile biografia a qualificarlo un paese ricco e per giunta in pieno COVID? Poi però ha accusato la società di mantenere le fette di salame sugli occhi, ma vabbè, stendiamo un velo pietoso😣) garantiscono uno straccio di impiego anche senza essere raccomandati o senza che tirino fuori il sempiterno del troppo qualificato per queste mansioni (che in realtà significa troppo qualificato e di conseguenza conosci i tuoi diritti sindacali: allora creerai potenziali rogne alla negriera dell'azienda che ha contattato il nostro centro per l'impiego per assumerti, specie poi se la tua laurea è Giurisprudenza e peggio, se hai pure lavorato nella polizia, statale o municipale che fosse), si laureano in infermieristica o peggio, medicina, ben lungi da una vocazione autentica. Fatto sta che questi lavori non si possono scegliere unicamente in pro dello stipendio come potrebbe tranquillamente fare un impiegato di banca o alle poste. Quando ai tempi dei miei nonni studiavano solo due gatti in croce, la laurea in medicina la prendeva soltanto chi amava per davvero fare il medico, dovendo fare i conti con una vita fin troppo sacrificata, dovendo lavorare a ritmi da fronte di guerra perchè i medici italiani li contavi sulle dita di una mano sola. Nel caso degli infermieri c'è però un ulteriore inghippo. Fino a fine secolo scorso si poteva diventare infermieri con la sola terza media, seguendo un corso mi pare biennale (al massimo c'era poi l'obbligo di due soli anni di secondaria, affare che oggi nemmeno agli OSS è permesso perchè devono essere come minimo diplomati). Quindi non oso pensare al livello culturale degli infermieri della vecchia guardia, specie quelli dalla sola terza media.
!BEER

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Questa infermiera, nello specifico, non è anziana, ha meno di 40 anni, per cui uno straccio di diploma dovrebbe averlo conseguito, ma anche il diploma serve a poco, se sei negato a fare un lavoro...

!PGM
!LOLZ

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Caspita, se ha meno di 40 anni è più giovane di me e dunque se la memoria non mi inganna, non credo alla sua età fosse ancora sufficiente il biennio alle magistrali più un altro biennio di infermieristica (percorso disponibile ai miei tempi e mia madre avrebbe pure desiderato l'avessi preso perchè ci vedeva sicurezza, oltre che sicuramente un impiego socialmente utilissimo, ma a me infermieristica non garbava proprio, allora come allora, niente da fare, ho sempre avuto un debole per la psicanalisi e dintorni), che comunque era ben di più della sola terza media che bastava alla generazione X degli anni 60. Mi sa che allora fosse già obbligatoria la triennale universitaria e qui allora non ci sono scuse per l'ignoranza.
!BEER

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